RISTRUTTURARE L' ABITAZIONE: SCOPRI COME FARE PER PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO!

Quando si è in procinto di programmare una ristrutturazione è importante partire con il piede giusto.

Agire seguendo "la norma", 

avere chiaro "il percorso"

 sono fondamentali per iniziare bene



Prima di dar corso a lavori nel proprio appartamento è fondamentale verificare quale sia il tipo di pratica autorizzativa necessaria da presentare che varia in funzione del tipo di intervento da realizzare.
Ad esempio: se si devono solo sostituire le finiture interne (cambiare i pavimenti o rinnovare i sanitari) senza modificare l’assetto distributivo della casa non si deve presentare addirittura alcuna pratica: tali lavori riguardano infatti la cosiddetta “manutenzione ordinaria”.
Se invece si vuole ampliare una stanza demolendo un tramezzo bisogna presentare, presso il Comune nel quale è dislocato l'immobile, una pratica amministrativa a firma di un tecnico abilitato (architetto o ingegnere ad esempio) che varia in funzione del tipo di opere da eseguire.
Pertanto è necessario:
1)   Identificare il tipo di intervento
Per sapere quale sia  l’iter burocratico corretto da seguire, bisogna in primo luogo individuare la “categoria” alla quale le opere da realizzare appartengono.
Si fa riferimento in questo caso al D.P.R. n. 380  (meglio noto come Testo Unico dell’Edilizia) che, al Titolo 1 art. 3, contiene le definizioni degli interventi.


Manutenzione ordinaria. Rientrano qui tutti gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Manutenzione straordinaria – Sono così classificate tutte le opere e le modifiche che si rendono necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare e integrare  servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.

Restauro e risanamento conservativo . Sono compresi gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne
la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso,
ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio.

Ristrutturazione edilizia. Si intendono gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica
e l’inserimento di nuovi elementi e impianti. Nell’ambito della ristrutturazione edilizia sono compresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente.

Nuova costruzione – Qui rientrano tutti gli interventi di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio che non appartengono alle categorie precedenti. Sono da considerarsi tali: la costruzione di manufatti edilizi (fuori terra o interrati) l’ampliamento di quelli esistenti all’esterno della sagoma esistente, e gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% di quello dell’edificio principale.

2)   Individuare la pratica edilizia
Una volta classificato il tipo di intervento è necessario identificare la corrispondente pratica edilizia. 
Ad esclusione del caso della "manutenzione ordinaria" tutti gli altri necessitano della presentazione di un permesso autorizzativo.
Il percorso che lo specifico intervento richiede viene individuato, nel dettaglio, dalle disposizioni e regolamenti comunali.

Ad esempio il Comune di Venezia mette a disposizione un abaco degli interventi  che consente di “orientarsi” in questo senso.

Tuttavia se arrivati a questo punto l’effetto dovesse essere ……




meglio rivolgersi subito ad un professionista per una
consulenza preliminare




si informerà per conto vostro e vi affiancherà lungo l’iter tra documenti e pratiche perché

districarsi da soli non è sempre facile!